about
Featuring:
Mario Di Battista: organo
lyrics
A Torinói Ló
Nero rettangolo di nero nulla.
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A Torinói Ló
Il cambiamento è in atto, la fine è vicina, scompare l’acqua, cala l’oscurità, anche il vento cessa di erodere le cose, che non c’è più niente da consumare.
“Non c’è rifugio per proteggere qualcosa dalla loro avidità. Il cielo è già loro, e tutti i nostri sogni. Non siamo stati capaci di comprenderlo fino in fondo. Ci abbiamo creduto, l’abbiamo accettato, ma non l’abbiamo compreso. Ce ne stiamo lì, storditi ma non rassegnati, finché qualcosa, una scintilla, finalmente ci ha illuminati. E d’un tratto ci siamo resi conto che non c’è Dio né altri dei, che non esiste bene e male. E se così è, neanche noi esistiamo. Ecco il momento in cui siamo svaniti, ci siamo estinti, estinti e spenti come le braci arse in un campo.”
[Tarr Béla, A Torinói Ló]
“Che mai facemmo, a sciogliere questa terra dalla catena del suo sole? Dov’è che si muove ora? Dov’è che ci moviamo noi? Via da tutti i soli? Non è il nostro un eterno precipitare? E all’indietro, di fianco, in avanti, da tutti i lati? Esiste ancora un alto e un basso? Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla? Non alita su di noi lo spazio vuoto? Non si è fatto più freddo? Non seguita a venire notte, sempre più notte?”
[F.W.N., La gaia scienza, aforisma 125
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