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L'isola dei serpenti

from Naufragio Universale by MARNERO

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about

from "Naufragio Universale" out 18 Sept 2010

lyrics

L'ISOLA DEI SERPENTI

1-2-3 prova, c’è qualcuno in ascolto? 1-2-3 prova
Ho trovato un lavoro: guardiano del faro di un sasso chiamato “Isola dei Serpenti”, una roccia di cui sono il solo abitante e in cui vivo isolato, eremita e distante.
Ma non più di quanto lo fosse tenermi inchiodato e seduto di fronte agli schermi, parassita di vita inferiore alle attese, protesi protese e due stampelle tese per permettermi di trascinarmi ancora.
E che importa se è stato il coraggio del vuoto, o solo paura di stare nel gioco del cedere a scelte forzate e violente, o la volontà di non scegliere niente?
Che importa se in fondo il mio sabotaggio del mondo mi porta a tenermi in ostaggio?
Io ho tolto il cerone e ho perso il mio nome, la rivoluzione è cessare l’azione e imparare umiltà risalendo lo zero
Senza torcicolli per un luogo verso cui voltarmi, senza un luogo verso cui voltarmi.

E ho smesso di farmi domande, perché non voglio sentire menzogne
E ho smesso di essere deluso, per essere deluso bisogna averci creduto almeno una volta sola.

E ho smesso di fare domande del cazzo ci vado da solo a spostare quel masso che ostacola il passo alla tomba di Achille,
diciamolo, eroe di sto paio di palle, giacché immobilista fu nella sua testa e piuttosto causò una sconfitta nefasta.
Ma invece il motivo di quelle sue gesta non fu volontà ma altrui ira funesta.
Ho colmato la distanza fra l’atto e la potenza ed ho riempito lo scarto fra la potenza e l’atto trasformando il possibile in irreversibile.

La porta dell’Ade puoi tenerla aperta: io sono già stato morto per tutti i millenni prima che nascessi,
e ora non ho più paura di perdere niente
Ma non affrettarti a scegliere, non troverai mai la vita che cerchi
E comunque tutto o niente non fa differenza,
ritorno al mondo (spezzato nell’origine O)
Ritorno al mondo con una giacca, una tuba e una borsa con dentro la morte.
Vestito di morte, sono qua, sono pronto e non ho paura di fallire
In piedi davanti alla folla in Parco della Vittoria Essere o non essere?
Né l’uno, né l’altro. O se vuoi tutti e due.
Quello che è, è, ed è.

[In mezzo al Mar Nero esiste un’isola deserta, contesa da anni fra due stati. Si dice che vi siano sepolti i resti di Achille. Forse si tratta di una porta per entrare nell’Ade. Un viaggio di ritorno dagli inferi che non porta con sé alcun timore di voltarsi. Tornati nel mondo dei vivi, non c’è più bisogno di inseguire la tartaruga. Ecco conclusa l’eterna battaglia fra l’azione e l’immobilismo: non c’è nessuna differenza. Tutto o niente, è la stessa cosa; eremita o parassita, isolamento o mondanità, vita o morte, essere o non essere: né l’uno né l’altro. Portandosi dentro la morte non vi è più alcuna paura di fallire, perché il fallimento è insito nel ciclo vitale delle cose. Svegliare la gente è una cosa che fa schifo. Poi ti odiano.]

credits

from Naufragio Universale, released September 18, 2010
Lili Refrain: Back Vocals

Prodotto, registrato e mixato Astudio
da Valero Fisik @ Hombrelobo, Roma, Giugno 2010
Masterizzato da James Plotkin

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MARNERO Bologna, Italy

TUTTO QUELLO CHE NASCE MUORE
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