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Zonguldak

from Il Sopravvissuto by MARNERO

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about

Luna piena: Sono Sopravvissuto. E finalmente sono riuscito ad arrivare a terra. Sotto una pioggia di lamette, mi sono seduto sul porto. Intorno, tutte le navi ancorate sono ognuna dentro una bottiglia, ma si stanno arrugginendo lo stesso anche se non vengono a contatto con l'acqua. Sono un senza nome, sono senza limiti e taverne in cui rifugiarmi, coi ponti tagliati dietro e davanti. Ormai c'è una sola cosa che posso fare: fondare la causa sul Niente, reinventarmi, slegare il nodo scorsoio, sfasciare la scialuppa di salvataggio, ridefinire il primario e negare il Tempo lineare, perché io stesso sono sostanza del Tempo. Non c'è più niente da perdere, si può perdere solo ciò che non si è mai posseduto. Perciò, per sempre esule e per sempre controvento, il Sopravvissuto distrugge la sua scialuppa di salvataggio, si rimette in mare, e riparte verso nessun posto. Senza ritorno. Il rischio è la mia sicurezza perché ormai non sento più le catene che mi paralizzavano, il lato oscuro della libertà. Sono finalmente libero di affrontare il rapporto con gli altri Sopravvissuti.

lyrics

Sono qui, fermo seduto,sopravvissuto ma stanco morto.
Guardo le navi ormai arrugginite nel porto.
Mi sono accorto che non partiranno, sono chiuse dentro unabottiglia delcazzoeporcoddio nemmeno lo sanno.
E io, come loro, da tempo ancorato incatenato al centro di un quadrato
E mi ero legato da solo le mani come i casi umani, un po' troppo umani.
Ma mentre accoltello il me che io ero ieriil me di oggi è impiccato dal me di domani... Bene!
Corpo di mille balene! Solo chi è fermo non sente le catene.
L'ancora è dentro di me.
Ho salpato presto stamattina
E la marea mi trascina ma la marea sono io
e uno squalo mi sbrana ma lo squalo sono sempre io
che non c'ho una rotta ma solo una scia
ma mi volterò il giorno della mia agonia
Lascia gli ormeggi, coraggio,
e sfascia con l'ascia la scialuppa di salvataggio:
per ridefinire il primario e la prospettiva che apre ogni altro scenario.
Un breve respiro, un nodo slegato,
un’ascia nel mare ghiacciato da un gelo che squarcia le vele.
Corpo di mille balene! Solo chi è fermo non sente le catene.
La guerra è dentro di me.

Io sono il Sopravvissuto, sono quattro non uno.
Sono pieno a metà e non mi aspetta nessuno.
Un compatriota dell'inesistente, un contemporaneo di Niente.

credits

from Il Sopravvissuto, released June 20, 2013
Lili Refrain: voci
Michele Boldrin: Viola

Registrato da Bruno Germano al Vacuum Studio di Bologna nel marzo 2013
Mixato da Valerio Fisik astudio Hombrelobo di Roma nell'aprile 2013
Masterizzato da Carl Saff A Chicago

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MARNERO Bologna, Italy

TUTTO QUELLO CHE NASCE MUORE
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